Le cose che preferite della Convention
Lo spoglio dei voti si è concluso: i soci che prevedono di partecipare alla Convention del Rotary International a Calgary hanno dichiarato di essere maggiormente entusiasti di trovare partner di progetti e di conoscere l’opera del Rotary.
Nel divertente sondaggio sul nuovo canale del Rotary sulla piattaforma di messaggistica WhatsApp, hanno anche dato il massimo dei voti al fatto di rivedere gli amici delle Convention precedenti e di incontrare nuove persone da tutto il mondo. E un buon numero di persone ha dichiarato di non vedere l’ora di indossare un cappello da cowboy a Calgary, una città moderna con radici nella frontiera occidentale.

Foto: Monika Lozinska
Il Presidente Stephanie A. Urchick chiede di unirsi a lei in Canada dal 21 al 25 giugno, perché la Convention è il luogo in cui formare legami per tutta la vita e scoprire nuove prospettive. “Questo evento motivante vi ispirerà e vi trasformerà”, dichiara Urchick.
Calgary è una destinazione di viaggio facile da amare. Il vivace centro città è facile da girare e vicino agli hotel e alla sede della Convention, dove potrete assistere a un emozionante spettacolo del Wild West. I vostri colleghi che stanno aiutando ad organizzare la Convention e le esperienze speciali non vedono l'ora di condividere con voi la diversità di Calgary in termini di cibo, arte e cultura, nonché le sue caratteristiche sostenibili, come una linea metropolitana leggera alimentata da energia eolica. La scena gastronomica è una delle preferite da Mark Starratt, co-presidente del Comitato organizzatore (HOC), che raccomanda i numerosi ristoranti del centro che propongono ingredienti provenienti dalle fattorie vicine o piatti globali di chef internazionali.
Con così tante cose da fare dalle parti dell'evento principale, secondo Starratt tutti i soci troveranno esperienze indimenticabili, “indipendentemente dal fatto che portiate la famiglia, il coniuge, che viaggiate da single, che abbiate 70 anni, 40 anni o che siate Rotaractiani".
Questo articolo è stato già pubblicato nel numero di maggio 2025 della rivista Rotary.